Category: Outdoor projects

  • Avanguardie Urbane | Guy Denning, “Di, di se questo é vero”

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    Avanguardie Urbane Roma Street Art Festival 2014
    GUY DENNING | Di, di se questo è vero, 2014
    6X4mt, acrilici e spray su muro, Ostiense – Roma
    Curator: Stefano S. Antonelli
    Consultant curator: Gianluca Marziani
    Cultural manager: Francesca Mezzano, Dario Marcucci
    Con il patrocinio di:
    ROMA CAPITALE, MUNICIPIO VIII
    ROMA CAPITALE, ASSESSORATO ALLA CULTURA
    ROMA CAPITALE, ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI E PERIFERIE

    Guy Denning, inglese, si forma in quella scena artistica di Bristol che partorirà Banksy e i Massive Attack. E’ uno dei più importanti e significativi pittori urbani britannici insieme a Conor Harrington e Antony Micaleff capaci di fondere con grande semplicità tradizione e innovazione, per Avanguardie realizza in via Silvio D’amico un’opera dal titolo “Di, di se questo è vero” ispirata al XXXI canto dell’Inferno di Dante in cui Beatrice interroga Dante, lo accusa e lui non risponde. Il lavoro di Guy Denning sull’opera di Dante nasce nel 2010 con la mostra “Purgatorio” alla Brooklynite gallery di New York e prosegue con la mostra “Inferno” a Bologna. L’opera donata alla città di Roma è parte di questo ciclo e rappresenta una delle visioni più contestuali, sublimi e aggiornate dello straordinario poema Dantesco alimentando in questa dimensione urbana e pubblica il fuoco della sua eterna contemporaneità.

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  • Avanguardie Urbane | Roa, “Jumping wolf”

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    Avanguardie Urbane Roma Street Art Festival 2014
    ROA | Jumping wolf, 2014
    12X28mt, acrilici e spray su edificio edificio privato, Testaccio – Roma
    Curator: Stefano S. Antonelli
    Consultant curator: Gianluca Marziani
    Cultural manager: Francesca Mezzano, Dario Marcucci
    Con il patrocinio di:
    ROMA CAPITALE, MUNICIPIO I
    ROMA CAPITALE, ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI E PERIFERIE
    In Collaborazione con:
    ATAC
    MACRO
    LCR Hotels
    SIKKENS

    Il dono del celebre street artist belga alla capitale é un inno all’istinto alto 30 metri. In questo dipinto monumentale nel quartiere Testaccio di Roma, Roa celebra il simbolo di Roma con una lupa contemporanea pronta a saltare per liberarsi dal disagio nello spazio che la costringe. Un’opera straordinaria per qualità realizzativa, frutto anche del coraggio dei condomini dell’edificio che la ospita e dell’amministrazione municipale, un’opera destinata a far discutere ma non é questo il dovere delle avanguardie culturali?

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  • Avanguardie Urbane | Clemens Behr, “Behind and in front of the wall”

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    Avanguardie Urbane Roma Street Art Festival 2014
    CLEMENS BEHR | Behind and in front of the wall, 2014
    42X18mt, acrilici e spray su edificio ATAC – DCO GARBATELLA – Ostiense, Roma
    Curator: Stefano S. Antonelli
    Consultant curator: Gianluca Marziani
    Cultural manager: Francesca Mezzano, Dario Marcucci
    Con il patrocinio di:
    AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA – ROMA
    ROMA CAPITALE, MUNICIPIO VIII
    ROMA CAPITALE, ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI E PERIFERIE
    ROMA CAPITALE, ASSESSORATO MOBILITA’ E TRASPORTI
    In Collaborazione con:
    ATAC
    MACRO
    LCR Hotels

    L’opera dal respiro monumentale di Clemens Behr realizzata sull’edificio ATAC – DCO GARBATELLA inaugura e sintetizza alla perfezione lo spirito di questo festival che ha come obbiettivo mettere al centro del dibattito sull’opportunità della street art due concetti: emancipare il lavoro dello street artist dal “muro” per trasportarlo sull’intera architettura urbana e il city curator, il curatore urbano una figura professionale con le competenze per concepire, proporre e sovrintendere al crescente fenomeno di giustapposizione di grandi opere nella città. L’opera di Clemens Behr ha come supporto l’intero edificio Atac che sovrintende alla fermata Metro Garbatella e si colloca nello scenario visivo che include il nuovo ponte che collega il quartiere Ostiense e Garbatella e il gazometro, simbolo della Roma “moderna” che si proiettava nel XX secolo facendo di Ostiense il suo quartiere industriale. Il lavoro dell’artista è stato concepito attraverso una profonda analisi del contesto locale e rappresenta l’intero arsenale di risposte automatiche di questo artista agli stimoli del contesto. Realizzata come un flusso continuo di astrazione geometrica, l’opera appare fortemente pittorica grazie alle defezioni sulla linearità delle sue forme in uno schema compositivo che mutua l’immaginario del “mimetico” per invertirne la funzione: diffondersi invece che confondersi. A 27 anni Clemens Behr ha affrontato la sfida di realizzare un’opera così importante nella città che ospita la grande storia dell’arte rivelando il volto di una street art nuova, un buco nella serratura della “grande bellezza” attraverso il quale guardare avanti con fiducia e ottimismo, ricordandoci che la generazione dei ventenni, a cui la nostra società ha sottratto ogni spazio espressivo, è l’unica in grado di presentarci il futuro senza volere nulla in cambio.

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  • Avanguardie Urbane | Tellas “Apparizione Naturale”, la natura si riappropria di un’intera scuola di cemento grigio a Roma70

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    TELLAS – Apparizione naturale, 2014
    Pittura su muro

    L’artista chiamato per realizzare l’opera sulla scuola Dalla Chiesa di Roma è Tellas. Il suo nome vuol dire “pietre” in sardo antico e lui viene proprio da lì dalla Sardegna. Il suo lavoro traspira delle suggestioni della sua terra, della natura soprattutto, un rapporto speciale che tutto il popolo sardo ha con la sua terra e che tanti autori hanno provato a raccontare. Tellas questo rapporto lo dipinge, lo fa sui muri, in giro per il mondo. E’ stato chiamato a dipingere in Norvegia, in Polonia, in Spagna, in Francia, é stato uno dei protagonisti della Tour Paris 13 di Parigi. Tellas é una di quelle eccellenze italiane più apprezzata all’estero che in patria e con questo progetto abbiamo voluto portare a dipingere a casa nostra un’opera importante di questo artista. Il lavoro realizzato sulla scuola di Roma 70 nasce dalla storia di quel territorio, quello era il luogo che ospitava i Granai di Nerva, imperatore del I° secolo d.c. e questa testimonianza raccoglie Tellas quando realizza la sua natura che riveste l’intero edificio, un intreccio di foglie di grano, grandi girasoli, rami, l’apparato naturale che consentì all’Imperatore Nerva di sfamare le antiche generazioni di Roma e che da cibo per la stomaco si trasforma in cibo per la mente per le nuove generazioni di Roma. Tellas dipinge questi “pattern” naturali in una forma di pittura automatica, è un flusso di coscienza ininterrotto che muove il pennello per creare un intero mondo naturale. Un’opera gigantesca, è il primo “edificio opera” mai dipinto in Italia. Questa è una delle più potenti magie della street art, un movimento artistico nato dal basso che vede gli spazi urbani come luogo dove portare l’arte e quindi, la bellezza ma anche il dibattito e le provocazione poiché questo è il mestiere e il dovere delle avanguardie culturali ed è anche il motivo per cui quando guardiamo la street art non stiamo solo ammirando un’opera ma stiamo soprattutto ascoltando una generazione.

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  • Lucamaleonte “VECCHIO A CHI? uno strano ritratto di Francesco Totti”. Per il ciclo MITOLOGIA CONTEMPORANEA 999 e Municipio Roma VII insieme per una street art mitologica

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    L’opera in corso di realizzazione é la prima del ciclo di street art “Mitologia Contemporanea”, un progetto dell’associazione 999CONTEMPORARY in collaborazione con Roma Capitale Municipio Roma VII per rappresentare figure di mitologia popolare del presente con un’attenzione a quanto queste figure possano ispirare le nuove generazioni.

    Questa prima opera sarà un grande ritratto di Francesco Totti e l’autore è lo street artist romano Lucamaleonte, il ritratto sarà completato da una scritta “vecchio a chi?”, l’espressione che Totti rivolse a chi, a 37 anni lo ha apostrofato come vecchio. Nella sua interpretazione del ciclo “Mitologia Contemporanea”, Lucamaleonte vuole proporre attraverso quest’opera una riflessione sull’idea di vecchiaia, in un mondo, il nostro, dove essere anziani è motivo di svantaggio sociale, di esclusione, Totti rappresenta il paradosso di questa idea, ma nel suo mondo gli elementi di svantaggio e esclusione sono già apparsi, Totti è un vecchio di 37 anni ma la sua immagine, dalla facciata della sua scuola, da oggi rivendica il suo diritto a lottare contro questo pregiudizio.

    Il progetto Mitologia Contemporanea nasce da 999 e vedrà coinvolti quattro street artists internazionali, il primo é per l’appunto il romano Lucamaleonte, l’unico street artist italiano chiamato da Banksy in persona a dipingere al suo Cans Festival nel 2008, ma senza la presidente Susi Fantino, l’assessore alla cultura Loris Antonelli e la dirigenza scolastica, non lo avremmo mai realizzato. L’opera è stata totalmente finanziata dall’associazione 999 senza nessun costo per la comunità, come tutte le opere realizzate ad Ostiense sempre da 999 in collaborazione con il municipio Roma VIII.

    L’opera consiste in un grande ritratto di 18 metri eseguito a pennello dall’artista con un risultato visivo che mutua la tecnica incisoria quattrocentesca, tipica dello stile di Lucamaleonte. L’opera è stata realizzata con vernici organiche ecosostenibili che assorbono CO2 (quindi non solo non inquinano, ma addirittura riducono il tasso di monossido di carbonio) grazie al sostegno di OIKOS, un’eccellenza italiana che da due anni sostiene i progetti dell’associazione.

     

     

    Lucamaleonte
    Lucamaleonte nasce nel 1983 a Roma, città dive vive e lavora. Parla poco, disegna molto ed è ossessionato compulsivamente dalla tecnica. Maestro dello stencil, Lucamaleonte è tra i fondatori dell’International Poster Art, presenza costante nei principali eventi internazionali dedicati al genere, nel 2008 é tra gli artisti invitati da Banksy al Cans Festival di Londra. Lucamaleonte coniuga arte di strada e immaginario medievale, in una ricerca espressiva che affonda le sue radici negli antichissimi bestiari trecenteschi, che reinterpreta attraverso la tecnica dello stencil, creando un ponte immaginario tra tradizione e ultracontemporaneità.

    Una sua grande opera murale è stata da poco acquisita dal Museo di Spoleto – Palazzo Collicola Arti Visive

    Lucamaleonte.tumblr.com

     

    L’associazione 999
    999 è un progetto curatoriale no-profit sulla street art fondato da Francesca Mezzano e Stefano S. Antonelli  con lo scopo di promuovere la diffusione delle arti urbane contemporanee. Il progetto é declinato in tre dipartimenti:

    999Contemporary, un project-space per la sperimentazione in ambiente galleristico delle abituali pratiche di ambito pubblico della street art.

    AVANGUARDIE URBANE, il progetto di street art pubblica di 999 sulla città di Roma che introduce il concetto di curatela sulla città con la nuova figura professionale di Curatore Urbano o City Curator.

    Centro Studi sulle Arti Urbane Contemporanee, una conferenza permanente con lo scopo di studio e pubblicazione di documenti sui temi connessi alle pratiche di arte urbana, analisi dei linguaggi, analisi contestuale, metodologia della critica e curatela dell’arte pubblica. 

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  • ROME STREET ART MAP

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  • Avanguardie Urbane | Ever “Metafora comunista” una locomotiva alimentata a romanticismo ideologico per l’opera che l’artista argentino lascia alla capitale

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    Metafora comunista

    Ever, 2014
    Acrilico e spray su cemento
    Roma, via Silvio D’Amico

    Curatore
    Stefano S. Antonelli
    Produzione
    999Contemporary
    Project Management
    Francesca Mezzano
    Dipinto con vernici ecologiche
    OIKOS
    Patrocinio
    Roma Capitale Municipio Roma VIII
    Foto
    999Contemporary

    [/boxed_content] [spb_text_block pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”2/3″ el_position=”last”]

    [dropcap4]S[/dropcap4]ono stati tre giorni sotto la pioggia battente, la vernice colava via appena veniva applicata ma alla fine eccola qua. Metafora Comunista, la prima opera pubblica dono di EVER alla capitale. Nicolas Romero Escalada in arte EVER viene da Buenos Aires e insieme a Jaz, Pastel e Elian è il componente di una scuola di arte urbana che sta conquistando ll mondo. Nei suoi lavori l’anima sudamericana pulsa forte nei colori, nel romanticismo dei soggetti e nella composizione. L’opera si trova a fianco del sottopasso di via Silvio D’Amico i cui due muri di sostegno sono stati affrescati da due astrattisti molto diversi, Specter e 108. Collocare proprio lì accanto un’opera figurativa dal grande contenuto romantico inizialmente mi è sembrata una forzatura, poi però, i sopralluoghi hanno fatto emergere il fatto che la superficie apparteneva ad una piccola costruzione autonoma, una casetta che ospita un impianto per la gestione elettrica che non aveva continuità con le superfici del sottopasso, forse si poteva fare, dipendeva tutto dal senso dell’opera. EVER ha iniziato a lavorare ad un bozzetto, il lavoro aveva un impianto circolare e ciclico, come le ruote di un locomotore per intenderci, come se quella casetta potesse spostarsi sotto la spinta di una forza motrice. Poi i soggetti hanno fatto la loro comparsa. Un’immagine scultorea di Mao, il Grande Timoniere, a propagare quella forza motrice, dai suoi occhi, come da una ciminiera, un flusso di pensiero colorato che investe la parte posteriore della composizione in cui su uno sfondo inevitabilmente rosso incontriamo in sequenza una massa di colori selvatici, indomiti da cui fuoriescono le bandiere rosse simbolo dell’”idea” ideologica, poi una mano che brandisce il martello con cui forgiare il futuro e subito dopo un’altra mano che brandisce una spatola. Quando ho chiesto ad EVER il significato della spatola, si è girato e mi ha detto sorridente: “la spatola serve a raschiare il fondo del barile della storia Stefano”. E’ così che guardano al futuro questi artisti argentini, romantici e passionali e col dito medio alzato in faccia alla disillusione.

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  • Avanguardie Urbane | Lucamaleonte “#backtoblue”, ispirata al Diluvio Universale di Gustave Dore l’opera che lo street artist romano dona alla città per la riqualificazione urbana del sottopasso Ostiense – Roma

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    #backtoblue

    Lucamaleonte, 2014
    Acrilici e spray su cemento
    Roma, via Ostiense 75

    Curatore
    Stefano S. Antonelli per 999Contemporary
    Produzione
    Vice per GAP Inc. ARTOFBLUE
    A global art collaboration with local communities and local artists
    Project Management
    Francesca Mezzano
    Sivia Sozzi per Vice
    Patrocinio
    Roma Capitale Municipio Roma VIII
    Foto
    999Contemporary
    Video
    Niccolò Beretta

     

     

     

     

     

    [/boxed_content] [spb_text_block pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”2/3″ el_position=”last”]

    [dropcap4]Q[/dropcap4]uando abbiamo scelto lo spot per l’opera era una giornata piovosa, il muro si trovava su un tratto estremamente trafficato della via Ostiense in corrispondenza di una enorme pozzanghera e ci siamo accorti che le auto passando riversavano sulla superficie una grande quantità di acqua. Da questa osservazione è nata l’ispirazione dell’artista per questo lavoro. L’opera è realizzata con tecnica mista, stencil e mano libera. Lucamaleonte è uno dei riconosciuti maestri internazionali dello stencil, tanto da essere chiamato da Banksy in persona per dipingere al suo Cans Festival nel 2008.

    L’opera è una composizione speculare tipica del lavoro dell’artista che preleva dall’architettura classica greca due grandi foglie di Acanto per utilizzarle, alla maniera degli artisti classici, come elemento di sostegno della figura. Adagiati sulle foglie un gruppo di giovani, campionati dal Diluvio Universale di Gustave Dore, pronti a salvare l’umanità dal diluvio rappresentato dal blu dello sfondo. Al centro della composizione l’icosaedro, elemento distintivo del lavoro di Lucamaleonte usato dall’artista come una firma. L’icosaedro rappresenta il mondo ideale sui cui principi poggia il nostro gruppo di giovani salvatori in una grande rappresentazione di pittura scultorea. Come un DJ dell’arte visiva, Lucamaleonte campiona, taglia e remixa per costruire un lavoro colto, dal forte impianto simbolico con lo scopo di rappresentare un luogo di speranza per le difficoltà insopportabili della nostra condizione in permanente crisi attraverso un’ibridazione estetica e simbolica che ci restituisce il gusto del classicismo estetico di una ritrovata bellezza classica. Una mappa contemporanea con le istruzioni per salvarci dal nostro personale Diluvio Universale.

    [/spb_text_block] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_gmaps address=”via ostiense 71, roma” size=”208″ type=”roadmap” zoom=”14″ fullscreen=”no” width=”1/2″ el_position=”first”] [spb_video link=”http://www.youtube.com/watch?v=Rl6rxE8GwNY” full_width=”no” width=”1/2″ el_position=”last”]

  • Avanguardie Urbane | 108 “Batman”, una grande opera murale dello street artist di Alessandria donata alla città per la riqualificazione urbana del sottopasso di via Silvio d’Amico a Ostiense – Roma

    [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [boxed_content type=”whitestroke” pb_margin_bottom=”no” width=”1/3″ el_position=”first”]

    Batman

    108, 2013
    Acrilici su cemento
    Roma, via Silvio D’Amico

    Curatore
    Stefano S. Antonelli
    Produzione
    999Contemporary
    Project Management
    Francesca Mezzano
    Dipinto con vernici ecologiche
    OIKOS
    Patrocinio
    Roma Capitale Municipio Roma VIII
    Foto
    999Contemporary

     

     

     

     

     

    [/boxed_content] [spb_text_block pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”2/3″ el_position=”last”]

    [dropcap4]1[/dropcap4]08 si era riservato di dare un titolo all’opera quando questa fosse finita. Fatto sta che finito il lavoro, mentre scendeva dalla scala per l’ultima volta, è passata una persona su uno scooter che ha frenato bruscamente urlando “bello, Batman!” (non con questa compitezza ovviamente). A quel punto ci è sembrato chiaro che il pezzo avesse già un nome. E’ con orgoglio quindi che vi presentiamo Batman, prima opera murale di 108 a Roma che si aggiunge alla già ampia collezione di street art voluta del Municipio Roma VIII e qui dobbiamo ringraziare Andrea Catarci, Claudio Marotta  e Massimo Reggio. Un altro ringraziamento va ad OIKOS, l’azienda che ha deciso di investire sulla street art e che ci rende possibile questo lavoro con una qualità che non ci saremo mai sognati. Il ringraziamento più grande però va a 108 che lascia alla città un’opera, credetemi, memorabile.

    [/spb_text_block] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_gmaps address=”via silvio d’amico 2, roma” size=”300″ type=”roadmap” zoom=”14″ fullscreen=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]

  • Avanguardie Urbane | Gaia “Il piccone demolitore e risanatore” l’artista dona alla città una gigantesca opera murale ispirata alla storia della via Ostiense – Roma

    [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [boxed_content type=”whitestroke” pb_margin_bottom=”no” width=”1/3″ el_position=”first”]

    Il piccone demolitore e risanatore

    Gaia, 2013
    Acrylic an spraycan on public wall
    Roma, via Ostiense 333

    Curatore
    Stefano S. Antonelli
    Produzione
    999Contemporary
    Project Management
    Francesca Mezzano
    Dipinto con vernici ecologiche
    OIKOS
    Patrocinio
    Roma Capitale Municipio Roma VIII
    Foto
    999Contemporary
    The Blindeyefactory

    y

     

     

     

     

     

    [/boxed_content] [spb_text_block pb_margin_bottom=”no” pb_border_bottom=”no” width=”2/3″ el_position=”last”]

    di Diego Fadda ilgorgo.com

    [dropcap4]A[/dropcap4]bbiamo sempre posto l’accento sulla peculiare visione creativa dell’artista, la sensibilità che accompagna gli interventi di Gaia emerge in tutta la sua dirompenza sviscerando quelle che sono le tematiche ed i temi dal forte valore storico, sociale ed alcune volte politico, una approfondimento che vede l’artista impegnarsi ed interessarsi concretamente a quelle che sono le vicissitudini dei luoghi dove dipinge. Nelle opere portate a compimento dallo street artist emergono così in modo assolutamente naturale quelli che sono i simboli del luogo, tra paesaggi, immagini evocative che vengono giustapposti a simboli fortemente classici, come le statue, corpi, busti e monumenti, che rifanno ad un mondo classico. Attraverso questa contrapposizione emerge così un rapporto tra passato e presente, avvolte malinconico altre dal forte sapore riflessivo, il tutto coniugato attraverso una notevole abilità riproduttiva che permea tutta l’opera di Gaia.

    L’artista americano prende ispirazione da Giorgio De Chirico andando a rappresentare la forte relazione romana passato e presente, nello specifico l’interprete analizza la funzione degli aspetti classici nel processo di costruzione della capitale. Il lavoro si presenta con la cifra stilistica che accompagna i lavori dell’interprete, in primo piano una delle figure del Foto italico, poco più in là una serie di banane in putrefazione e ‘La Nuvola’ di Fuksas, il gigantesco centro congressi che sta prendendo vita – si fa per dire – nella zona dell’EUR. In background l’artista realizza invece quelle che sono le sagoma del Palazzo della Civiltà Italiana, meglio noto come il Colosseo quadrato, combinato con la facciata del MACRO, tocco finale invece viene dato da una rappresentazione in lontananza di un monumento cancellato che rivolge il piccone verso un cavallo.

     

    [/spb_text_block] [blank_spacer height=”30px” width=”1/1″ el_position=”first last”] [spb_gmaps address=”333 Via Ostiense, Roma, Lazio, Italia” size=”300″ type=”roadmap” zoom=”14″ fullscreen=”no” width=”1/1″ el_position=”first last”]