RANGE TA CHAMBRE – SETH SOLO SHOW Curated by Stefano S. Antonelli – Teatro India 7 july 2016

999FOUNDATION Arist Resistance Residency 2016/17 in collaboration with TEATRO DI ROMA – TEATRO NAZIONALE. Invited artists: SETH – HORFEE – BRAD DOWNEY – MONEYLESS

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RANGE TA CHAMBRE – SETH SOLO SHOW
Curated by Stefano S. Antonelli / 999Contemporary
TEATRO INDIA, Lungotevere Vittorio Gassman 1, Roma
OPENING RECEPTION 7 JULY 2016 – 19.30 – Free entry
Exhibition catalogue published by Wasted Talents available at reception desk

Seth is the artist opening 999FOUNDATION Artist Resistance Residency, a cycle of artist residencies result of collaboration between 999Contemporary and Teatro di Roma – Tatro Nazionale. The scenario in which artists are invited to express themselves is the splendid Teatro India in Rome’s Ostiense district. One of the most beautiful industrial archeology structures converted in 1999 to host this experimental theater which is preparing to welcome our contemporary urban art research project. Born while the Atelier India, a space where artists can create , hold workshops , meet the public to participate in art projects that will invest both the Teatro India and the city.

SETH, RANGE TA CHAMBRE by Stefano S. Antonelli
I asked Seth to trigger a project both ambitious and simple, an artist residency in collaboration with city of Rome theater – Teatro India located in one of the most beautiful industrial-archeology facilities in Rome: the former Mira Lanza factory, which used to be an old soap factory in the last century. This place offers huge opportunities for an artist, three large industrial sheds and a park with industrial archaeological vestiges. When we were preparing with Seth, we spoke about installation works, theatrical dimension of the representation, spaces other than what is generally dedicated to those artists whose exhibitions are often made of hung-painting sequences or minimally installed. I have always been convinced that the “exhibition”, as it is conceived, is not the dimension needed for urban artists’ expression, and this of course comes after having experienced it first-hand curating number of them. I have also been to many urban artists exhibitions and I never had the feeling of being at the center of the ideas and thoughts of the artist but rather at a social event, what counts, in the end, is who comes, whether or not you sell, if you don’t sell you take the hit, you always have the street to redeem yourself. Forcing an urban artist to compete on the global art market under these conditions would be suicidal , that’s why this residency program has no obligations. You can organize a show, make a book, plan an installation or nothing at all, you can do whatever you want. We just offer to the artist liberty, budget and huge spaces, and see what happens, this is the spirit. I asked only one thing, I asked the artist to work in the space, to use possibly all the structure of the IndiaTheater, even if it is not an obligation. How did it go? On his arrival Seth explored the area, he wandered aimlessly in the enormous structure of the theater, took notes, made sketches, photos and then called me to tell me his plan. If you really wanna know How did it go, just come july 7. Whatever you expect, you’re not even close.

RANGE TA CHAMBRE – SETH SOLO SHOW
TEATRO INDIA 7 JULY 2016 CURATED BY STEFANO ANTONELLI / 999CONTEMPORARY
PRODUCTION BY 999CONTEMPORARY
GENERAL MANAGEMENT FRANCESCA MEZZANO
TEATRO DI ROMA DIRECTOR ANTONIO CALBI
TEATRO DI ROMA MANAGEMENT PAOLA MACCHI
DESIGN GIADA CALCAGNO
ARTIST ASISSTANT PIERO MARINI
SECOND ASSISTANT SASHA PADALKO

999FOUNDATION Arist Resistance Residency 2016/17 in collaboration with TEATRO DI ROMA – TEATRO NAZIONALE. Invited artists: SETH – HORFEE – BRAD DOWNEY – MONEYLESS

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Seth è l’artista che inaugura il progetto 999FOUNDATION Artist Resistance Residency, un ciclo di residenze d’artista frutto della collaborazione tra 999Contemporary e il Teatro di Roma – Teatro Nazionale. Lo scenario in cui gli artisti sono chiamati ad esprimersi è lo splendido Teatro India nel quartiere Ostiense di Roma. Una delle più belle strutture di archeologia industriale riconvertita nel 1999 alla sperimentazione teatrale che si appresta ad accogliere questo progetto di ricerca artistica urbana contemporanea. Nasce nel contempo l’Atelier India, uno spazio in cui gli artisti possano creare, tenere laboratori, incontrare il pubblico per partecipare ai progetti che investiranno sia lo spazio del Teatro India che la città.

SETH, RANGE TA CHAMBRE di Stefano S. Antonelli
Ho invitato Seth per un progetto ambizioso quanto semplice, una residenza d’artista in collaborazione con Teatro di Roma negli spazi del Teatro India che ha sede in una delle più belle strutture di archeologia industriale della capitale, l’ex fabbrica delle Mira Lanza, dove nel secolo scorso si faceva il sapone. Il luogo offre enormi opportunità per un artista, tre grandi capannoni e un parco con vestigia di archeologia industriale. Nella fase di preparazione con Seth avevamo parlato di lavori installativi, di dimensione teatrale della rappresentazione, di spazi diversi da quanto, in genere, riservato a questi artisti le cui mostre sono spesso sequenze di quadri appesi o minimamente installati. Sono sempre stato convinto che la “mostra” così intesa non fosse la dimensione adatta alle necessità espressive degli artisti urbani, ovviamente dopo aver sperimentato in prima persona curandone un bel po’. Ho visto anche tante mostre di artisti di strada e mai ho avuto la sensazione di trovarmi al centro delle idee e del pensiero dell’artista ma piuttosto ad un evento mondano, conta chi viene, conta se vendi, se non vendi incassi il colpo, hai sempre la strada per riscattarti. Mettere un artista urbano nello stato di confrontarsi con il mercato in queste condizioni è un suicidio e per questo motivo questo programma di residenze non prevede obblighi. Puoi fare una mostra o un libro o un’installazione o niente, puoi fare quello che ti pare. Dai libertà, budget e grandi spazi espressivi ad un artista e vedi che succede, questo è lo spirito. Ho chiesto solo una cosa, ho chiesto all’artista di lavorare nello spazio, usare tutta la struttura del Teatro India se possibile, anche se non è un obbligo. Com’é andata? Al suo arrivo Seth ha esplorato il luogo, ha vagato senza meta nell’enorme struttura del Teatro India, ha preso appunti, fatto schizzi, foto e poi mi ha chiamato per comunicarmi il suo progetto. Se veramente volete sapere com’é andata venite il 7 luglio. Qualsiasi cosa vi aspettiate non ci siete nenache vicini.